sabato 2 dicembre 2017

Amo le telefonate con lui. Quelle brevi, che ho imparato ad ascoltare e dire solo «pronto dimmi» e poi attaccare. Quelle lunghe, quelle in macchina, col filo che pende, che perde l'incrocio e dice «aspetta, riattacco e ti richiamo». Amo le telefonate per dirmi che è arrabbiato per cose che non so e «sarebbe troppo lungo ma intanto te lo dico». Perché di tutto quello che gli accade, la cosa che più mi interessa è lui. Come sta. Quello che gli succede. Amo le telefonate che mi fa perché gli serve qualcosa. Perché amare non è solo sospirarsi ma prendere quello che serve. Perché c'è un prendere che non è rubare ma sapere che sei amato. Sempre. Con tutto. Amo le telefonate che fa solo per sentirci. Che dico «dimmi» e dice «niente». Ho imparato a rispettare quelle telefonate senza perché o col perché più bello: telefonare perché non si può stare insieme in quel momento. Le briciole di un amore, sono sempre amore. Non le spreco. Ho imparato a godermele. Amare non è solo fare figli, famiglia. A volte l'amore prende strade strane, diverse. A volte l'amore fa figli che non sono bambini.
Paci è sposata con René, un uomo che la trascura. Ha una bimba che si chiama Marta e un'amica che si chiama Stella. Si mantiene facendo pulizie.

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