martedì 19 settembre 2017
Nel suo Paese, Taiwan, e in tutta l'Asia, lo storyteller o cantastorie Chen Minghsiang è conosciuto con il nome d'arte "Uncle Fat", cioè "Zio Ciccione", perché fa ridere e divertire in particolare i bambini disabili o con problemi che vivono in orfanotrofi e ospedali. Nei giorni scorsi, Zio Ciccione ha raccontato alcune sue simpatiche storie per la prima volta in Europa presso il primo Centro italiano di Storytelling di Portico di Romagna, attirando in particolare bambini e famiglie. «Per quasi vent'anni –racconta – sono stato ufficiale di Marina a Taiwan. Poi tredici anni fa sono andato in pensione e da allora dedico tutto il mio tempo libero a raccontare storie, specialmente per bambini». Essendo cristiano, Chen ha inserito nel suo repertorio anche «storie di Gesù tratte dal Vangelo e anche dall'Antico Testamento, come quella dell'Arca di Noè, dove a parlare sono gli animali, che invitano tutti a vivere da fratelli e in pace».
Spiega lo storyteller: «Dalle storie della Bibbia, anche i cinesi e gli asiatici possono imparare la cultura dell'amore, della convivenza e dell'incontro». "Uncle Fat" da un po' di tempo va anche a Pechino, «dove i teatri si riempiono di persone che vengono ad ascoltarmi, affascinati dalle mie storie, comprese quella sul Vangelo». Al Teatro Nazionale di Pechino, "Zio Ciccione" ha presentato una sua storia, "La Festa dei bambini piccoli", che è stata trasmessa in tv, diventando virale su Youtube. Conclude lo storyteller taiwanese: «Inaugurata la collaborazione con l'Italia, spero di tornare presto con le mie storie per un vero tour».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI