martedì 30 luglio 2019
«Diaboliche "fake news"» ("Sole 24Ore", 28/7, p. 26): titolo per Gianfranco Ravasi sui «falsi celebri nella storia», utile rassegna per difendersi da menzogne del passato. Nel presente però c'è qualcosa di più subdolo e più pericoloso. Penso anche a certi siti che utilizzando la realtà religiosa in rete con evidente scopo commerciale arrivano all'impensabile. Ieri per esempio - cattolicissimo "Luce di Maria" - trovi persino che Maria in persona suggerisce ed esorta con rivelazioni di realtà spettacolari e miracolose. Qualche "scintilla" di questa "Luce"? «Lourdes, si immerge nelle piscine e gli ricresce il femore». Ancora: «Giovanni Paolo II a Città del Messico appare (sic!) vicino a papa Francesco»! Poi è tenerezza: «…a tre anni dice alla mamma "la Madonna mi verrà a prendere"»: è «La bimba dei miracol»! Altro genere, sempre lì: fa «tremare» il Papa e Roma la terribile "profezia": «il Santo padre sarà obbligato a lasciare Roma», con annuncio - sempre "Luce di Maria" - che le «tenebre stanno scendendo su Roma», ma con immediato sedativo: «la devozione delle tre Ave Maria» è «il rimedio più antico è più potente contro il demonio». Segue lunga intervista ad un mariologo che evidentemente ignora il contesto in cui le sue parole si leggeranno. Pregare fa sempre bene, ma qui c'è una strumentalità sensazionalistica in nome di fede e Chiesa: servirsi di Dio e di Maria per ingannare il prossimo? Ovvio che sensazionalismo e falsità imperano spesso anche in siti non cattolici e in pagine dette superbamente laiche. Sempre domenica ("Gazzetta del Mezzogiorno") leggi una «giornalista e scrittrice» che sulla vicenda della povera Orlandi crede alla parola di Alì Agca, vantandosi di averlo incontrato tante volte, unica e senza limiti di tempo, ma poi tra tante follie leggi che l'ultima volta che l'ha visto risale al 1996! Fantasie infinite: brutto segno che finiscano in pagina? Bruttissimo.
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