martedì 26 agosto 2014
Ha incuriosito anche i turisti la locandina affissa quest'estate in tutti i paesi della Val di Fiemme: «Il Punto nascita di Cavalese accoglie tuo figlio, noi accogliamo la vostra famiglia». L'invito alle gestanti nasce dall'originale idea di un gruppo di volontari impegnatosi con «Parto per Fiemme» (l'associazione è nata il 18 luglio «alle ore 18», tengono a precisare) nel tentativo di salvare dalla chiusura il reparto maternità dell'ospedale locale. Ha coinvolto in poche settimane gli alberghi e i privati (oltre 170 persone si sono già autotassate con 30 euro all'anno per quattro anni) così da poter proporre a chi sceglie come "culla" Cavalese l'accoglienza gratuita a quattro familiari per quattro notti a mezza pensione. Obiettivo: far crescere il numero dei parti, garantendo così il tetto di sopravvivenza previsto dal Piano sanitario. «Il coinvolgimento della comunità locale è stato sorprendente – spiega il promotore di Predazzo, Alessandro Arici, padre di due figli che hanno "goduto la bellezza" di nascere a Cavalese – tanto che abbiamo avuto già tre "parti per Fiemme", e altri 12 sono... in attesa». Ma la raccolta di fondi ha coinvolto anche altre realtà valligiane e sportive (perfino l'incasso dell'amichevole premondiale Italia-Serbia di volley disputata domenica a Cavalese è andata a «Parto per Fiemme»), così da poter finanziare lo sviluppo di alcune attività del reparto fiemmese: «Favorire la nascita di un figlio è anche favorire la sua famiglia», sottolinea Arici. In valle ci credono in tanti, sperando che molte altre cicogne scelgano l'aria delle Dolomiti.
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