giovedì 3 maggio 2012
Martedì qui sul domenicale "Sole 24Ore". Oggi par condicio sul "Corsera" che, stesso giorno, offriva "La Lettura". Ecco dunque, tutta p. 10, «La terza ipotesi su Gesù». Marco Rizzi comincia lieve, ricordando gli ottimi Rinaldo Fabris del 1983 e Vittorio Messori del 1976, ma se ne serve come pedana di salto al contrario elogiando odierne ricostruzioni dell'«effettivo profilo storico di Gesù» che proverebbero come dall'analisi dei testi evangelici risulta che «i suoi seguaci avevano diffuso la leggenda (sic! Ndr) della resurrezione». E avanti per altre 5mila battute raccontando che per fortuna c'è stato «un profondo cambio di orizzonti» dagli Usa fino in Europa da cui – come leggi nel grosso sommario sotto il titolo – si dedurrebbe «il Nazareno come guaritore, filosofo o gay». Oplà! Insomma: se siete fermi ai vecchi Fabris e Messori, cari lettori, cioè al Nazareno Figlio di Dio e Salvatore risorto, aggiornatevi! C'è la terza ipotesi, seria e moderna: «guaritore, filosofo o gay». Basta così per "La Lettura"? Macché! A p. 8 scopri fin dal titolo che «I miscredenti riflettono di più», e «le persone religiose tendono a dare risposte impulsive e sbagliate». In sintesi: chi crede è un po' bloccato nel pensiero; vuoi diventare e risultare più intelligente? Butta via la fede: ti blocca il pensiero. Senza offesa, ovviamente… I credenti dovrebbero tutti essere così, e infatti stesso "Corsera" (p. 29) il buon Sergio Romano racconta «La contrastata storia dei Gesuiti… ». E perché «contrastata»? Risposta immediata nel titolo: «Troppo bravi per essere amati», dentro la Chiesa, ovviamente. C'è anche altro, ma fin qui che dire? Niente. Leggo solo un titolo a p. 17: «Risorge il pregiudizio». Vero: il Nazareno no, per carità! Ma il pregiudizio è sempre vivo e vegeto…
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