sabato 25 maggio 2019
L'impegno dei volontari della Caritas diocesana di Terni-Narni-Amelia e dell'associazione di volontariato San Martino per rendere migliore la vita dei detenuti nella Casa circondariale di Terni non si limita all'ascolto e a soddisfare le richieste di beni essenziali e di prima necessità, ma si orienta al sostegno di coloro che, durante la detenzione, intraprendono un percorso di formazione e istruzione. Uno dei risultati più soddisfacenti è stata la laurea in Scienze Politiche appena conseguita da un detenuto italiano 45enne, con la votazione massima di 110 e lode grazie a una tesi sull'ordinamento penitenziario, discussa, davanti alla commissione esaminatrice dell'Università di Perugia. Una grande soddisfazione per i quattro volontari della Caritas che hanno creduto, seguito e sostenuto il detenuto nei tre anni si studio, affrontati tra molte difficoltà per la scarsa disponibilità da parte del sistema carcerario. «È un segno di speranza – spiega Nadia Agostini responsabile del settore carcere della Caritas diocesana – che aiuta a superare le difficoltà che incontriamo all'interno del carcere. Sono attività che svolgiamo in silenzio nel carcere, cercando di dare un sostegno alla dignità della persona, in tutti i sensi, nell'educazione umana e culturale».
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