martedì 25 agosto 2009
Domenica ("Repubblica", p. 1: «Morti che gridano dal fondo del mare») Eugenio Scalfari fustiga severo gli altri giornali: venerdì «hanno aperto» sulla tragedia tra Malta e Lampedusa, ma già sabato «hanno voltato la testa dall'altra parte» relegando l'evento in seconda linea! Tutti: con «l'eccezione» di "Repubblica"! No. Proprio sabato "Avvenire" apriva così, «Negato il soccorso ai disperati del mare», e dentro aveva le intere pagine 8 e 9. Idem anche domenica! Sicurezze «laiche» da presunzione e leggerezza" Vale ancor più, sul "Venerdì" (21/8, p. 89: «Tra i resti di Cartesio, l'invenzione della ragione»), per Corrado Augias che racconta allegro un libro sulla vita del filosofo che per lui «si dedicò a smontare il metodo di ragionamento seguito dagli antichi». Seguono alcune righe che mettono in ridicolo «Tommaso d'Acquino» (sic, con la «c»: una vera novità!) perché parlava serio degli «Angeli», ma c'è soprattutto l'esaltazione di Cartesio che" ha «inventato la ragione» dandole «l'unica base solida» e «irrefutabile» nel suo celebre «"Io sono qui e sto pensando queste cose"" Largo alla ragione, quindi, spazzando via i fumi delle vecchie superstizioni». Testuale! Che dire? A parte la supponenza verso san Tommaso " penso all'elogio del suo genio fatto da uno scienziato come Nicola Cabibbo a Firenze il 26 maggio scorso " in realtà Cartesio disse l'esatto contrario: «Cogito ergo sum», penso e quindi sono (qui). Così l'evidenza è rovesciata: la realtà diventa funzione del pensiero umano. È il dramma di tanta filosofia, fino al relativismo e a certo nichilismo odierno: capitomboli di laicità"
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