La vita va oltre la sua copertinaMarcoVoleri
mercoledì 29 settembre 2021
In Danimarca ci sono biblioteche dove si può prendere in prestito una persona piuttosto che un libro. Invece di leggere una storia su carta si può ascoltare il battito della macchina da scrivere attraverso le parole di una persona che racconta la propria vita. Il ticchettio del racconto è sincronizzato col cuore di chi si apre e racconta scenari felici o tristi, delusioni e speranze. L'obiettivo del progetto è vincere il pregiudizio di quello che vediamo solo in superficie. Mezz'ora per immergersi nell'altro. Ogni persona ha un titolo, come un libro sullo scaffale. Si passa dal "disoccupato" al "rifugiato", dal "bipolare" all'"ingegnere spaziale". Ascoltando le loro storie chiunque si rende conto di quanto sia limitante giudicare un libro dalla copertina. Ogni racconto è un piccolo viaggio, dove chi parla scopre qualcosa di nuovo di sé e chi ascolta si rende conto di quanto possano ingannare le apparenze. Ascoltare un libro umano senza fermarsi alla copertina significa iniziare un viaggio che può durare pochi minuti o una vita intera. Le persone che si incontrano possono diventare importanti per la nostra esistenza. È qui che il viaggio si fa scoperta, bagaglio, a volte malinconia.
Sono appena stato a Stoccolma e sono rimasto colpito da un dettaglio: ho noleggiato una bicicletta con un amico e per qualche giorno abbiamo girato la città sulle piste ciclabili, presenti ovunque. A un certo punto abbiamo trovato lavori stradali temporanei, con una deviazione obbligatoria della pista ciclabile per circa duecento metri. È stato comunque predisposto un piccolo scivolo in cemento ridisegnando la pista nel pezzo di tragitto alternativo. Piccole cose che danno la dimensione della cura e del rispetto per gli altri. La stessa cura che possiamo avere ascoltandoci senza fermarci alla copertina delle vite degli altri.
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