martedì 25 marzo 2014
Mai Seneca scrisse un dialogo propriamente dedicato alla vecchiaia, tuttavia troviamo nelle sue lettere e nelle operette che scrisse da vecchio molti adagi memorabili sulla vecchiaia.Vorrei – se sei d'accordo, o lettore – riferire qualcosa dal dialogo De otio. Certamente Seneca scrisse questo saggio dopo aver compiuto il sessantesimo anno e forse non era molto distante dal settantesimo. La vita di Seneca in quegli anni non era facile a viversi. Infatti il suo discepolo Nerone rifiutava le briglie del maestro ed era vittima di eccentricità folli, essendo diventato diffidente e sospettoso anche sugli amici. Dopo pochi anni fu ordita una congiura che prese nome dai Pisoni e Seneca ne fu forse al corrente. Queste cose accaddero dopo, ma già nell'anno in cui compose il suo trattato La vita appartata tacitamente Nerone minacciava la vita di Seneca che invano avrebbe voluto appartarsi in una vita solitaria.L'elogio dell'ozio, cioè di una vita lontana dagli impegni della vita pubblica, è il tema di quest'operetta. Ma non pensare che Seneca abbia ceduto all'inerzia di una mente stanca: qui con forza si dà alla ricerca dei valori umani. Chiede Seneca le cause per le quali si induce a rifiutare la politica. Quando all'uomo che voglia esser giusto si nega di operare a vantaggio della comunità del popolo suo. Questa è una prima causa di lasciare la politica. E poi chi ha agito rettamente per lo Stato con tutto il cuore e sia stanco ora può giustamente lasciare agli altri più giovani il compito di curare lo Stato.In questo luogo Seneca segue fedelmente sia la scuola di Epicuro che quella stoica. Aveva detto infatti Epicuro: «Il saggio non si dedicherà alla politica a meno che accada qualche necessità urgente». E gli stoici d'altro canto: «Il saggio interverrà a curare lo Stato a meno che qualcosa glielo impedisca». Come spesso accade, epicurei e stoici appaiono coincidenti in opinioni che sembrano (ma sembrano soltanto) contrapposte.Questo è il tramonto finale della «repubblica dei filosofi» che Platone aveva descritto. Il filosofo meglio aiuta gli uomini se sceglie la vita solitaria e le meditazioni.
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