La «sua» unità d'Italia attraverso l'educazione
mercoledì 21 novembre 2018
È grazie a figure come quella della beata Clelia Merloni se l'Italia unita è cresciuta con il Vangelo nel cuore, ricordandosi di costruire il proprio futuro senza lasciare indietro gli ultimi. Clelia era nata a Forlì il 10 marzo 1861; orfana di madre si spostò a Sanremo con il padre. Dopo alcune esperienze in congregazioni religiose, entrò in contatto con don Luigi Guanella e a Como capì di essere chiamata a fondare un'opera dedicata al Sacro Cuore di Gesù, dedita all'educazione delle orfane e all'assistenza alle anziane. Così nel 1894 a Viareggio nacquero le suore Apostole del Sacro Cuore. Il suo cammino fu segnato da pesanti difficoltà, che la portarono a chiedere la dispensa dai voti nel 1916. Solo nel 1928, ormai anziana e malata riuscì a tornare tra le sue suore. Morì a Roma il 21 novembre 1930.
Altri santi. San Mauro di Parenzo, vescovo e martire (IV sec.); beata Francesca Siedliska, religiosa (1842-1902).
Letture. Presentazione della Beata Vergine Maria. Ap 4,1-11; Sal 150; Lc 19,11-28.
Ambrosiano. Ger 2,1-9; Sal 13; Am 5, 10-15; Mt 9,9-13.
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