martedì 13 novembre 2018
Una squadra fatta di 24 giovani migranti. È quella che la Caritas di Cagliari ha iscritto al campionato di Terza categoria del sud Sardegna, grazie alla Asd Selargius, che già aveva una formazione in seconda categoria ma si è resa disponibile per iscrivere la squadra dei migranti. «L'iniziativa – dice Alessandro Cao, referente Caritas per il settore migrazioni – nasce come attività di integrazione di questi ragazzi che arrivano per la quasi totalità dal continente africano e sono ospiti dei Centri di accoglienza della Caritas di Quartu sant'Elena, Quartucciu e Selargius». L'esordio è stato vincente e le prospettive di fare bene ci sono. «Lo sport – spiega Cao – è collettività. Grazie ad esso i ragazzi si confrontano con altri giovani e si instaurano rapporti capaci migliorare l'integrazione nel tessuto sociale sardo».
Il campionato prevede trasferte in Ogliastra e permetterà ai giovani migranti anche di conoscere l'Isola con le caratteristiche di ciascun centro. «Nell'esordio a Villa San Pietro – racconta Rosi Cadeddu, assistente sociale che opera in Caritas – avevamo un po' di timore ma poi le cose sono andate nel migliore dei modi, tanto che a fine gara i ragazzi del paese hanno fatto i complimenti ai nostri giovani migranti. Segno che se ci si conosce si evita il proliferare di pregiudizi sui migranti».
Quella della squadra di calcio non è però l'unico risultato sportivo che atleti migranti stanno ottenendo in Sardegna. Nella corsa Donatien Tehaio, podista, iscritto all'Asd Cagliari Atletica Leggera, domenica scorsa ha corso per la prima volta i 12 chilometri arrivando 34mo su 500, con ottimi margini di miglioramento.
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