martedì 9 luglio 2019
Leggi un libro, guardi un film, ascolti un disco. E pensi: dev'essere bello, fare l'artista. Prendi nota di quanto dicono nei talent show. E concludi: dev'essere facile, essere artisti. Ma sarà poi vero? E già, bisognerebbe chiedere a un artista. Chiedergli se è tutto così bello: anche quando si crea, lontano dai riflettori. Bisognerebbe sentirglielo raccontare, se è tanto facile mettere sé stessi a nudo per raccontare agli altri, e per davvero, il mondo… Occorrerebbe chiedere a uno come Mimmo Locasciulli, magari: chiedere a lui, cosa significhi essere sino in fondo artista. «Tutto intorno è un velo grigio e bianco... E qualcosa si trasforma dentro te. Il cielo? Lo tocchi con la mano; vedi il tramonto di novembre, il mare, la luna di febbraio, Orione, tutte quante le galassie che vuoi tu... Non è un mistero, è che dentro l'universo non ci sei che tu: lì puoi sentire le campane, le sirene delle navi, i treni... E tu... E tu sei occhi, cuore, mani e pelle: sei una vertigine di Dio. Sei la partenza che non ha un ritorno, vuoi l'azzurro dentro all'infinito e l'infinito in fondo al cuore... Controcanto per il tuo dolore... Il rombo del silenzio, gli echi della memoria, tutto quanto: tutto quanto, dentro di te». Beh, no. Non sempre è bello, e certo non è facile, essere artisti.
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