giovedì 13 novembre 2014
«Facciamolo, papà, questa volta facciamolo». Spegnere tutto, staccare la spina. Basta debiti, basta bollette, basta cartelle esattoriali. Basta chiedere per piacere quello che ti spetta per diritto. Marco e Sergio Quarta, 34 anni, gemelli, convivono fin da piccolissimi con la Sindrome di Duchenne: trascorrono l'esistenza a letto, attaccati a un respiratore, in un ambiente costantemente climatizzato a Merine di Lizzanello, nel Leccese. Le spese sostenute dalla famiglia per l'assistenza – costante – sono assai ingenti, elevatissimi i costi per garantire ai due ragazzi una quotidianità ordinariamente straordinaria.Equitalia – è cosa nota – non guarda in faccia nessuno e a inizio settimana ha spedito all'indirizzo della famiglia Quarta l'ennesima cartella esattoriale che si è depositata come un macigno su un bilancio familiare già schiacciato dai debiti. Da qui la provocazione dei ragazzi: se non potete aiutarci a sopravvivere, aiutateci a staccare la spina. Risparmieremo tutti...Il "dolce" in fondo a questa storia amara è che i 1.363 euro che la famiglia Quarta deve sborsare per una tassa sui rifiuti mai pagata se li è accollati un privato, un leccese, proprietario di un negozio di sanitari e articoli per l'ortopedia. Ha chiamato il sindaco di Lizzanello e, portafoglio alla mano, ha estinto il debito. La solidarietà ha risposto una volta ancora all'appello. Silenziosamente.
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