La sofferenza, una via su cui si trova anche Dio
mercoledì 9 novembre 2016
Il male non è mai una punizione di Dio, il cui amore abbraccia i sofferenti. Per questo anche nel buio della malattia è possibile toccare la vita divina ed essere testimoni della speranza di un mondo nuovo in cui l'armonia primigenia sarà ristabilita. A ricordarci il volto misericordioso del Padre sono i santi della sofferenza come Elisabetta della Santissima Trinità Catez, che oggi la Chiesa ricorda per la prima volta da santa dopo la canonizzazione dello scorso 16 ottobre. Nata nei pressi di Bourges nel 1880, desiderava fin da piccola diventare carmelitana, ma poté coronare il suo sogno solo all'età di 21 anni per l'opposizione della madre. Pochi mesi dopo la professione religiosa, avvenuta l'11 gennaio 1903 si manifestarono i sintomi del morbo di Addison, che la portò alla morte il 9 novembre 1906.
Altri santi. Dedicazione della Basilica Lateranense; sant'Agrippino di Napoli, vescovo (III sec.).
Letture. Ez 47, 1-2.8-9.12; Sal 45; 1Cor 3,9-11.16-17; Gv 2, 13-22. Ambrosiano. 1Re 8,22-23.37-30; Sal 94; 1Cor 3,9-17; Gv 4,19-24.
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