martedì 2 dicembre 2003
Pretese e pasticci. Ieri sul "Corsera" (p.16) il proclama degli "atei", riuniti a Roma: chiedono di "dare alla ricerca scientifica l'8 per mille non destinato nel modulo delle tasse". Non va loro bene che sia diviso proporzionalmente tra le destinazioni scelte dai contribuenti e vogliono, loro, destinare anche le tasse altrui. Ma perché alla "ricerca scientifica"? Mistero. A meno che loro, gli "atei", non si sentano tutti "scienziati". Bella pretesa! Sempre ieri mattina un torrenziale Marco Pannella nella sua privatissima radio - tutta sua, solo sua, sempre sua, di giorno e di notte, senza altra regola che la volontà sua, e che ieri Dario Di Vico, stesso "Corsera", chiamava "radio Fiorella" - straparlava per un'ora rimproverando Sabina Guzzanti. Perché? Perché non ha "mai attaccato né il Papa, né i preti, né il presidente Ciampi". Critica serena, obiettiva, puntuale, motivata? O un'altra bella prete-sa, vecchio fiore all'occhiello consunto di neo-"Radio Fiorella"? Veniamo ai pasticci. Domenica - "Repubblica", p. XIV di Roma - Claudio Rendina mette in fila leggende e bufale varie sulle reliquie romane, ironizzando e facendo credere al lettore che esse siano prese sul serio da credenti e Chiesa cattolica. Malafede, o cattiva informazione? A scelta. Ultimo pasticcio. Forse "Europa", sabato scorso, non sapeva come riempire due pagine. E allora ecco 5 colonne di un pezzo "psicanalitico" in cui Ignazio Majore - "Persecuzioni, il motivo oscuro" - spiega in modo ridicolo e in un solo colpo l'"inconscio" di ebraismo, cristianesimo e islam. Ne viene fuori che gli ebrei, "rassegnati" per ordine divino, le persecuzioni se le sono anche volute" Meglio la pagina vuota!
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