La santità, frutto da coltivare
lunedì 5 marzo 2018

Un eremita, intento a coltivare un campicello di legumi e deciso a essere un buon testimone del messaggio del Risorto; poi la violenza della storia, che irrompe in quel piccolo campo e tenta di imporre le sue logiche. È questa la storia di san Conone l’Ortolano, il cui profilo biografico ci è arrivato solo per sommi capi. Secondo la tradizione era originario della Palestina, anche se in realtà il dato è estrapolato da una sua frase rivolta al prefetto che a Perge, in Panfilia, lo interrogò: “Sono di Nazareth, la mia famiglia è quella di Cristo”, rispose Conone. Parole pericolose, pronunciate davanti al rappresentante dell’imperatore Decio, che aveva scatenato contro i cristiani una feroce persecuzione tra il 249 e il 251. La sua risposta, infatti, gli costò una tremenda tortura e poi la morte.

Altri santi. Sant’Adriano di Cesarea, martire (III sec.); beato Geremia da Valacchia, religioso (1556-1625).

Letture. 2Re 5,1-15; Sal 41 e 42; Lc 4,24-30.

Ambrosiano. Gen 17,9-16; Sal 118,57-65; Pr 8,12-21; Mt 6,7-15.

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