martedì 22 novembre 2016
Molte le idee per il rilancio del Real Sito Borbonico di Carditello. Farne ad esempio una sede del Csm, ma anche un centro multifunzionale di ricerca e formazione che recuperi l'originaria vocazione agricola ed equestre, grazie ad accordi con l'Università ed altre istituzioni. Qui infatti è stata prodotta la prima mozzarella e sono stati allevate dai Borbone le migliori razze equine. Lo stupendo edificio neoclassico, ubicato nelle campagne della pianura casertana, per anni è stato oggetto di incuria e degrado, tanto da finire all'asta per i debiti dell'ente proprietario, il Consorzio di Bacino del Basso Volturno. Nel 2014 il Mibact lo acquistò, evitando che finisse a malaccorti privati, creando la Fondazione Per Carditello, presidente Luigi Nicolais.
«La Reggia di Carditello diventerà un grande attrattore internazionale. Le risorse per il restauro ci sono e ci sono anche quelle per la destinazione della Reggia quando sarà decisa dalla Fondazione. Credo – ha dichiarato il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, in visita al sito – che Carditello debba riavere quella destinazione che aveva al tempo dei Borbone, puntando magari sul cavallo Persano, razza creata dai Borbone. Penso ad un centro nazionale per l'equitazione. Ma sarà la Fondazione a decidere».
Un'intesa per tenere attività nel Real Sito è stata annunciata anche dal vice-presidente del Csm Giovanni Legnini, che ha detto che il binomio legalità-cultura è molto importante per recuperare un territorio come quello Casertano.
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