domenica 17 aprile 2022
È in ginocchio sul ciglio di una grande fossa comune, a Borodyanka. «Abbiamo trovato ancora tanti morti e una tomba di almeno 80 persone, sepolte senza nome e senza cognome. E mancano le lacrime, mancano le parole. Meno male che c'è la fede, e che siamo nella Settimana Santa, Venerdì Santo, quando ci possiamo unire con la persona di Gesù e salire con Lui sulla Croce, perché dopo Venerdì Santo … lo so, lo so: ci sarà la Domenica di Resurrezione. E forse Lui ci spiegherà tutto con il suo amore e cambierà tutto anche dentro di noi, questa amarezza e questa sofferenza».
Ho voluto bene al cardinale Krajewski, elemosiniere del Papa inviato per Pasqua in Ucraina, per la voce che ha in un audio dopo Borodyanka, per il fiato mozzo di stanchezza e dolore. Mi conforta che anche Krajewski si smarrisca, di fronte alla parata di morte allestita dalla guerra. Perché si può piangere per un uomo, per due, ma quando sono cento «mancano le lacrime, mancano le parole».
È il silenzio che avrebbe ammutolito anche me a Borodyanka. «Lo so, lo so - continua Krajewski- ci sarà la Domenica di Resurrezione. E forse Lui ci spiegherà tutto con il suo amore, e cambierà tutto anche dentro di noi».
«L'anima, non è che una cavità che egli riempie», ha scritto Lewis. Ma ci deve essere un vuoto in noi, che Lui possa colmare. Solo chi conosce bene il dolore attende con ansia: l'alba di Pasqua, la pietra rotolata.
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