La mistica che fu maestra per i potenti
lunedì 17 settembre 2018

Nacque a Bermesheim nel 1098, ultima di dieci figli. Il suo nome di battesimo, tradotto letteralmente, significa «colei che è audace in battaglia». Tra il 1147 e il 1150, sul monte di San Ruperto vicino a Bingen, sul Reno, Ildegarda fondò il primo monastero e, nel 1165, il secondo, sulla sponda opposta del fiume. Era una persona delicata e soggetta alle malattie, tuttavia, raggiunse l'età di 81 anni affrontando una vita piena di lavoro, lotte e contrasti spirituali: le sue visioni furono trascritte in appunti e poi in libri organici. Era interpellata per consigli e aiuto da numerose personalità del tempo. Sono documentati i suoi contatti con Federico Barbarossa, Filippo d'Alsazia, san Bernardo, Eugenio III. Negli anni della maturità intraprese numerosi viaggi per visitare monasteri, che avevano chiesto il suo intervento e per predicare nelle piazze, come a Treviri, Metz e Colonia. Morì il 17 settembre 1179. Nella catechesi del 1° settembre 2010, dedicata a Ildegarda, Benedetto XVI ricordava che i doni ricevuti dallo Spirito Santo non sono "proprietà personali" ma sono destinati "all’edificazione della Chiesa". E fu lo stesso Ratzinger a estendere il culto di questa mistica alla Chiesa universale il 10 maggio 2012. Il 7 ottobre successivo, inoltre, essa venne proclamata dottore della Chiesa. Ildegarda, sottolineava Benedetto XVI nel 2010, oggi continua a parlarci «con la sua coraggiosa capacità di discernere i segni dei tempi, con il suo amore per il creato, la sua medicina, la sua poesia, la sua musica, che oggi viene ricostruita, il suo amore per Cristo e per la Sua Chiesa, sofferente anche in quel tempo».
Altri santi. Santa Colomba di Cordova, martire (IX sec.); san Roberto Bellarmino, vescovo e dottore della Chiesa (1542-1621).

Letture. 1Cor 11,17-26.33; Sal 39; Lc 7,1-10.

Ambrosiano. 1Pt 5,1-14; Sal 32; Lc 17,26-33.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI