sabato 27 giugno 2020
Da anni mi chiedo, pensando a chi appartiene alla mia generazione (ho da poco superato i cinquanta), quale fede essa possa avere o quale eventuale conversione potrebbe vivere - l'immagine, sarcastica e mesta, è che vorremmo scegliere il tipo di bagnoschiuma per il battesimo... Insomma, una generazione con un immaginario immerso dalle sue origini nelle merci, che ha fatto le raccolte delle figurine di Gesù di Zeffirelli e le usava per giocarci assieme alle biglie di plastica con dentro le facce dei ciclisti... Che ha atteso il Natale per vedere quale sarebbe stato il panettone più in voga in TV e per collettare le buste contenenti qualche banconota da tutto il parentame raggiungibile… Con la Bibbia in finta pelle dimensioni XXL su leggio in finto avorio da tenere in salotto insieme alle poltrone con la plastica perché non si rovinassero... Con i ritrovi nei bagni dell'oratorio per studiare a fondo "i giornalini sporchi", cercati come reliquie nelle discariche (e che comunque avevano il sottinteso del proibito, mentre oggi il porno è un mercato come quello del prosciutto). A volte questo durante la notte mi chiedo, passata la purezza dei primissimi anni, e dove nessun "Personal Jesus" (per citare una canzone celeberrima degli anni Ottanta) oscillando tornava, e svaniva risucchiato dai potentissimi carismi di Carosello.
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