mercoledì 10 agosto 2022
Che sia una questione d'occhi, il come si affronta la vita? Se penso a De Gasperi e La Pira dico di sì, perché gli occhi della fede fanno guardare al bene comune con una passione civile ben diversa. Ogni mattina si leggono, obtorto collo, le notizie sui movimenti elettorali delle varie coalizioni, ma durante il mio viaggio fra cantine e imprenditori continuo a incontrare un mondo parallelo, preoccupato sì per un futuro incerto, ma determinato nel fare e nel restituire in nome di una memoria che non si è spenta. Caterina Dei è la punta dell'iceberg della produzione di Vino Nobile di Montepulciano e i suoi vini vanno in tutto il mondo. Assaggio il 2017 "Madonna della Querce", Nobile dedicato al padre Glauco, imprenditore del travertino mancato il 28 maggio del 2018, e Caterina mi racconta che nella medesima data – ha scoperto – è stata posta la prima pietra della Cittadella di Padre Pio a Drapia (VV), voluta da Irene Gaeta, per la quale la famiglia Dei ha offerto tutto il fabbisogno in pietra per costruire una grotta come a Lourdes. Ora, sarà azzardato il paragone, ma nella passione che Caterina mette per ottenere vini unici e caratteristici, ho visto i medesimi occhi con cui i monaci bonificarono la Borgogna e poi fecero il resto.
A Pignola, paese adiacente a Potenza, c'è una chiesa dell'Anno Mille che domina la vallata. E proprio sotto, l'imprenditore Paolo Patrone, coi suoi figli Giovanni e Nicola, ci ha messo 11 anni per ristrutturare un palazzo del '600 e costruire uno dei resort più belli che possiate immaginare: Dimora Giorni. Anche lui produce vino (fa il Cabernet in Basilicata) e si applica col variegato mondo del gusto. Però quando sono arrivato, la prima cosa che ha fatto è stata portarmi dal miglior gelatiere d'Italia (questo lo dico io, dopo l'assaggio): Luigi Buonansegna, che ha imparato il mestiere a Firenze andando a scuola dagli stessi gelatieri mitici della città. Ha abbandonato la carriera di avvocato ed è tornato a Pignola a issare la bandiera della qualità. Poco dietro c'è una macelleria elegante e piccola, dove Arcangelo Faraldo fa dei salumi spettacolari (chiedete la gelatina realizzata con le parti meno nobili del maiale) e lavora con la razza podolica di queste zone. Ma ancora più minuscola è la latteria di fianco alla Dimora, che vende il latte fresco e le mozzarelle. Con Paolo, che per 9 anni è stato sindaco di questo paese, ho visto in poche ore un mondo fatto di relazioni e di riscatto. Di una memoria che rende gli occhi vivi, capaci di fare quello che vorremmo anche dalla politica: un patto duraturo per il bene del Paese.
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