venerdì 19 aprile 2019
Ponte a Cappiano, distretto conciario, un'eccellenza toscana racchiusa in un triangolo tra Empoli, Firenze e Pisa. Nella conceria "Vecchia Toscana", fondata in pieno boom economico, da un anno e mezzo a questa parte, si tiene una lectio divina per i dipendenti ogni lunedì, dalle 17 alle 19, al termine dell'orario di lavoro. A tenerla è il parroco della piccola comunità don Castel Nzamba, su richiesta del titolare Valerio Testai, dopo l'esperienza avviata da due missionari Identes circa tre anni fa. Durante la lettura, l'approfondimento e la meditazione sulla Bibbia, si annullano distinzioni tra operai, impiegati e titolari e nasce la comunità, capace di accogliere tutti. Emergono riflessioni individuali, un confronto e uno scambio proficuo che porta beneficio a tutta l'azienda, anche a chi non frequenta questi appuntamenti. Una pratica di "ben-essere" aziendale. Don Castel chiarisce i dubbi, scandaglia la Parola aprendola ad una nuova comprensione. In fondo, è questa l'essenza della pastorale del lavoro che mette al centro i contesti aziendali, oggi sempre più schiacciati da logiche di performance e di competizione. «I prete dovrebbero impegnarsi – afferma don Castel – perché il lavoro è un momento importante di fraternizzazione e di cristianizzazione».
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