domenica 28 luglio 2002
Due eremiti vissero insieme per molti anni e non litigarono mai. Disse un giorno uno all"altro: «Litighiamo anche noi, come fanno gli altri uomini!». E quello rispose: «Come si fa?». Il primo disse: «Ecco, io metto in mezzo una brocca e dico: È mia! E tu dici: È mia! È così che comincia una lite». Misero, dunque, nel mezzo una brocca e uno disse all"altro: «È mia!». E l"altro: «Se è tua, prendila e va" pure!». E, così, non trovarono il modo di litigare.Dalla raccolta dei detti dei padri del deserto egiziano curata dal francese F. Nau nel 1907 citiamo questa bella parabola che si risolve in una feroce critica della nostra società così litigiosa e prepotente. La lezione è semplice: alla base dell"odio c"è spesso la smania di possesso, la violenza sboccia dalla rapina, la prevaricazione si alimenta con la pretesa di avere sempre di più. Il distacco, allora, è il grande antidoto, secondo l"insegnamento costante di Cristo che nella ricchezza senza freni vedeva l"incarnazione dell"idolatria. Certo, il distacco dalle cose e dal denaro è faticoso. Si legge ancora nei racconti di quegli eremiti: «Un senatore aveva rinunciato al mondo e aveva distribuito i beni ai poveri, ma si era tenuto quanto era necessario per non essere troppo umiliato. San Basilio, allora, gli disse: Hai perduto la dignità di senatore ma non sei diventato monaco». L"attaccamento era sottilmente rimasto in vita, pronto a crescere. Eppure è solo per la via del distacco che si prova il sapore della pace e della gioia perché «vi è più gioia nel dare che nel ricevere» (Atti 20, 35).
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