domenica 26 novembre 2017
«Per chi vive la fatica del carcere sperimentare la Parola di Dio costituisce l'opportunità di trovare uno spazio più vero di memoria e di libertà». Il detenuto annota le sue emozioni su carta e le lascia come segno di gratitudine a monsignor Pennisi, arcivescovo di Monreale, al termine della mattinata trascorsa con altri cinque compagni che come lui hanno meritato il permesso premio speciale alla scoperta della Creazione e del mistero dell'amore di Dio nei mosaici della cattedrale normanna.
Una visita preparata lungo un itinerario formativo e culturale dentro le mura del carcere: «L'uomo in relazione con se stesso, con gli altri, con Dio, con il cosmo», il tema delle conversazioni che hanno visto la partecipazione assidua di Nicolò, Maurizio, Antonio, Nunzio, Francesco e Valerio. Quest'ultimo, benché sia stato scarcerato da qualche giorno, ha deciso di concludere il cammino intrapreso con i compagni, raggiungendoli a Monreale. «Prima della visita li ho accolti nel Palazzo arcivescovile – spiega Pennisi –, abbiamo parlato tanto. Non hanno temuto di raccontarsi e di riconoscere i propri errori. È stato importante far capire che si può sbagliare, ma la dignità non si può perdere, perché siamo fatti a immagine di Dio».
A narrare la misericordia nei mosaici del duomo l'arciprete don Nicola Gaglio. I detenuti si sono commossi davanti al Cristo Pantocratore, non trattenendo le lacrime anche per il senso di libertà ritrovata. Il pranzo nella sede della Caritas di Monreale con i familiari ha suggellato una giornata di vera festa.
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