giovedì 19 ottobre 2017

«La fontana non funziona un'altra volta, mamma». È una fontana un po' infossata perché a forza di rifare l'asfalto va sempre più giù. Io e Marta ci passiamo davanti quando andiamo ai giochi. «Ma no Marta, non è che non funziona: solo si sta otturando di nuovo». L'acqua fa il muschio e il calcare e allora diventa come un ruscello con gli scogli a forma di bambini e di animali. E si fa un rumore d'acqua che gocciola che se rimani ad ascoltarlo, ti calmi. Sembra, Marta, come quando ti tenevo in braccio da piccola. Non è che dicevo parole. Facevo un rumore sempre uguale con la gola. Che poi alla fine ci calmavamo tutte e due. Marta vuole gli spruzzi grandi con l'acqua rumorosa. Vuole una fontana come è lei: limpida, rumorosa, tutta bella liscia. A me, invece, sarà che ho voglia di parole sussurrate e di qualcuno che mi parli piano senza parole, a me questa fontana un po' otturata, un po' soffocata, che non rinuncia a fare un po' di rumore calmo, mi riposa. È piacevole stare davanti a chi fa quel che può. A chi ti regala quel che ha. A chi ti dice, posso solo questo e te lo dà.
Paci è sposata con René, un uomo che la trascura. Ha una bimba che si chiama Marta e un'amica che si chiama Stella. Si mantiene facendo pulizie

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