domenica 27 luglio 2014
«La Speranza e la Memoria hanno una sola figlia e il suo nome è Arte. Oh figlia amata della Speranza e della Memoria, resta con me per un po'». L'arte non è un optional, non è il prodotto di un lussuoso quanto inutile diletto. L'Arte, con la A maiuscola, è un bene necessario, per l'umanasopravvivenza. È figlia della Speranza, che tiene l'uomo in vita, permettendogli di affrontare il dolore e la morte stessa. È figlia del matrimonio tra Speranza e Memoria, matrimonio di ferro: l'uomo non può sperare se non ricorda: in primo luogo noi teniamo in vita ogni istante della nostra vita, e ogni volto, con la memoria. Che è quindi il sostegno della speranza stessa. Per questo l'autore di questa affermazione, nel suo libro di riflessioni Il crepuscolo celtico, William Butler Yeats, uno dei massimi poeti moderni, invoca la figlia di Speranza e Memoria a restargli accanto, per un poco: il tempo necessario a scrivere alcuni capolavori, come di fatto avvenne, potremmo riassumeresbrigativamente. Per lui, invece, il tempo di vivere la sua vita pienamente senzamancare al suo compito: di nutrire e sostenere la speranza e la memoria dell' uomo, dedicandosi anima e corpo all'Arte. Che comprese chiaramente essere una missione per l'artefice, e un bene necessario per gli uomini.
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