La festa dell'incontro tra antico e nuovo
domenica 2 febbraio 2014
Antico e nuovo, oscurità e luce, passato e futuro: quella che la Chiesa celebra oggi - le prime testimonianze della ricorrenza risalgono al IV secolo - è la festa dell'incontro. Una festa che completa il percorso delle celebrazioni legate al Natale: quaranta giorni dopo la nascita Gesù viene presentato al Tempio da Maria e Giuseppe, che così dimostrano un profondo rispetto per la "legge del Signore" e la tradizione del loro popolo. Ma qui trovano Simeone e Anna, che indicano nel neonato una radice di novità, il segno di una promessa di futuro che si compie. In particolare all'anziano sono attribuite forti parole di speranza in grado di conciliare la sensazione di una fine imminente con la certezza di un nuovo più luminoso futuro.Altri santi. Santa Caterina de' Ricci Vergine (1523-1590); beato Andrea Carlo Ferrari, cardinale (1850-1921). Letture. Ml 3,1-4; Sal 23; Eb 2,14-18; Lc 2,22-40. Ambrosiano. Ml 3,1-4a; Sal 23; Rm 5,8-12; Lc 2,22-40.
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