sabato 15 agosto 2020
«Ciao Giovanni. Cosa fai?». «Ho un gran sonno. La notte non dormo perché non so cosa lascio ai miei figli». «Perché dove vai?». «Che ne so, forse in
un buon posto, forse tra gli ultimi». «Smettila di pensare al futuro, guarda dove siamo oggi. In fondo con tutto questo caldo d’agosto abbiamo trovato ancora libera la nostra panchina e i due pini che ci fanno ombra. Non ti basta?». «Si ma che scomodo questo legno vecchio e il rumore delle macchine che continuano a passare qui dietro». «Ma abbiamo quattro metri di prato attorno, non lo curiamo , ma è nostro; abbiamo l’ombra di questi rami e siamo ancora amici. Non ti basta?». «Si, ma guarda questo pulmann pieno di gente allegra con borse e pacchi sulle ginocchia che vanno al mare. Altro che noi!». «Già, ma forse non sanno che per loro c’e una grande sabbia pubblica con pochi ombrelloni, dove le sdraio sono a pagamento e dove anche l’ombra si paga. Noi invece abbiamo due alberi gratis e non paghiamo le panchine e, li davanti, vedi, c’e la reclame di una spiaggia con una bella donna e il mare azzurro: tutto gratis». «Fai presto tu ! ti accontenti di niente». «Non di niente. Tu pensi la fantasia un niente? E la cosa che ci rende felice e qualche volta sopportabile la vita. Prova a pensare così: ”per me questa panchina dove mi appoggio ha i cuscini di seta. Le gambe sono stese sui drappi di velluto di una antica carrozza trascinata da due bianchi cavalli. I rami dei pini qua sopra sono splendide tende che mi riparano dal sole. Dietro alla carrozza suonano degli strumenti che sembrano violini. Attraversiamo la città guardando solo le cose belle: i giardini fioriti, la case con i colori del sole, le piazze piene di bambini, gli anziani che parlano tra loro col viso sereno, gli uomini che leggono il giornale con un mezzo sorriso, quasi tutto fosse comprensibile e giusto. E le donne che sorridendo si scambiano i fazzoletti colorati e chiamano il mio nome. Non ti basta così?». «Tutto falso». «Non è vero. La fantasia sostituisce la realtà che sogniamo. Basta socchiudere gli occhi e i colori diventano più vivi, mentre gli oggetti scompaiono nella loro banale realtà. La fantasia è il dono più grande che abbiamo avuto dalla nascita, è la forza che ci fa affrontare la vita e da il colore al futuro che sogniamo.
Teniamola sempre viva anche nei momenti difficili; il buio non sarà mai troppo scuro».
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