venerdì 11 ottobre 2013
In giro c'è una terribile fame di Dio: fra coloro che le danno il nome giusto e fra coloro - immense moltitudini - che la avvertono ma non sanno, o non vogliono sapere, cosa sia. E a me viene da pensare, come per gioco, a una domanda da rivolgere a tutti: cosa ti è più caro di Dio? Chiunque rispondesse, facendolo direbbe di sé. Ma io che risponderei? L'onnipotenza e la perfezione sono caratteri peculiari del nostro Dio: da esse derivano, credo, la Sua onnipresenza, la Sua sapienza senza limiti… Il nostro Dio è anche eterno e creatore d'ogni cosa. Sono tutti caratteri interdipendenti. Ma non voglio riassumere, da sprovveduto, il catechismo. Sto scrivendo solo per dire ciò che io amo, più di tutto, di Dio: il motivo per il quale Dio per me è Dio. Se Dio fosse solo onnipotente, perfetto, onnipresente, sapiente, eterno, creatore, sarebbe un dio che non mi basta. Dio è il mio Dio perché è Amore: tutto l'amore possibile e impossibile, immaginabile e fuori da ogni immaginazione umana. Per questo, solo per questo, è il Bene assoluto: e la sua giustizia riparatrice d'ogni torto è fatta di misericordia; dalla sua infinita bontà promana senza fine la grazia, inestinguibile e universale, che l'ha fatto uomo. Ed è di questo unico vero risarcimento del vivere che tutti abbiamo una disperata fame.
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