venerdì 17 ottobre 2014
Amare e servire il Signore nei piccoli e negli ultimi attraverso l'accoglienza e la condivisione, a Mirandola, nel pieno del cratere del sisma 2012. È questa la vocazione che i giovani sposi Paola e Matteo Vignato di Mirandola (Modena) hanno abbracciato da una decina d'anni in seno all'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Una vocazione che li ha portati in Cile, a Bologna, in Spagna e poi di nuovo nella loro città di origine, dove, subito dopo il terremoto, hanno dato vita a una casa famiglia secondo lo spirito di don Oreste Benzi.La nuova realtà è stata inaugurata il 15 ottobre alla presenza del Vescovo di Carpi monsignor Francesco Cavina, di Giovanni Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, e delle autorità civili. Monsignor Cavina ha presieduto la Messa e conferito il sacramento del Battesimo al nuovo arrivato in famiglia, da poco aggiunto, insieme ad altri due minori in affido, ai tre figli naturali dei coniugi Vignato.La casa famiglia è intitolata a monsignor Giuseppe Tassi, indimenticato parroco di Mirandola, scomparso nove anni fa: «È stato il nostro direttore spirituale, ci ha sposati – ricordano Paola e Matteo – e ci ha fatto conoscere la Papa Giovanni, indicandoci la via per dare una risposta alla chiamata che avvertivamo. Con l'intitolazione a don Giuseppe Tassi, vogliamo esprimere la nostra gratitudine per la sua guida paterna e tenere viva la particolare sensibilità per le famiglie e per i poveri che sempre ha avuto nel suo ministero».
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