venerdì 22 giugno 2018
A Genova un immobile sequestrato alla mafia diventerà occasione di attività e di coinvolgimento attivo per chi sarà ospite della struttura di accoglienza, persone senza fissa dimora. La parrocchia di Santa Maria delle Vigne, come riferisce il settimanale cattolico genovese Il Cittadino, ha partecipato a una selezione pubblica grazie alla quale ha ricevuto in concessione d'uso a titolo gratuito un immobile in via della Posta Vecchia, nel centro storico di Genova. L'immobile era stato confiscato alla criminalità organizzata nell'ambito del sequestro Canfarotta per il quale vennero confiscati dal tribunale 115 beni, di cui 96 a Genova.
La nuova struttura permetterà agli ospiti di realizzare piccoli lavori, come il ripristino di mobili, la realizzazione e il restauro di piccoli quadri, la produzione di oggetti e di opere di bricolage. A realizzare i lavori necessari per poter utilizzare l'immobile penseranno gli stessi ospiti della struttura. Quella di Posta Vecchia è la prima delle due "opere segno" destinate a persone senza fissa dimora, realizzate come espressione tangibile del Congresso Eucaristico nazionale ospitato da Genova nel settembre 2016. La seconda opera, avviata recentemente, si trova presso la parrocchia di San Francesco alla Chiappetta, nel Vicariato di Bolzaneto. Entrambe le strutture sono gestite da volontari che, a turno, si rendono disponibili per prestare il proprio servizio sia per la preparazione delle cene che per garantire i turni di notte.
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