giovedì 27 gennaio 2011
Talora la realtà ritarda, poi viene a galla. Martedì "L'Unità", pur con qualche residuo brontolio di ostilità, pareva prendere atto della lucida analisi del presidente della Cei. Stagione di un solo giorno! Infatti ieri la vignetta a pagina 18, titolo esplicito "La satira de l'Unità" e vero editoriale in 3 vignette, cerca di ridicolizzare parole e persone abbassandosi a livello di spot volgare con risataccia acclusa. Però questa è solo la "cornice", perché nella pagina seguente, la 19 " neppure il bisogno di voltare foglio! " giunge il vero "quadro", proclama teorico e programma ideologico. Maurizio Mori, lo scienziato domestico della "Consulta di bioetica", fin dal titolo rivela la vera verità: «Ma l'obiettivo della Chiesa non è Berlusconi». Già! Da quelle parti interesserebbe solo questo, e lui non solo è deluso, ma inferocito, e la rabbia deborda subito in bugia. Eccola: «In pieno Rubygate Benedetto XVI è andato alla Questura di Roma (20 gennaio), una visita programmata da tempo e ha parlato sulla moralità come fondamento del diritto». A parte la sintassi, è falso che il Papa sia «andato alla Questura»: era una udienza in Vaticano! Poi arriva il resto: per Mori sbagliano anche "Repubblica" e "Corsera" che hanno visto nelle parole del Papa e di Bagnasco un monito a Berlusconi. La verità del bioeticista è che il Papa ce l'aveva col «relativismo laico», e Bagnasco con «il falso concetto di autonomia», e che loro «confermano sostegno politico» al governo perché farà le «leggi imposte» da loro. Chiaro: mai fidarsi di Chiesa, Papi, preti e cattolici tutti! Che dire? Lezione di realtà, o cecità manifesta? Nessun dubbio: la seconda!
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