mercoledì 6 giugno 2012
Domenica a Bresso con il Papa c'era circa un milione di persone, ma lunedì in prima di “Repubblica” foto e annuncio di due pagine interne: «Il Tamigi si riempie di barche per il Giubileo della Regina». È libertà di stampa. E sul Papa? Da Milano breve cronaca, a p. 17 e così: «Il Papa apre ai separati». Un Papa “apre”? Non sia mai! Subito «La replica di Thomas Negrello dell'Associazione genitori separati». Siamo seri! Si poteva far parlare il Papa senza repliche? Su “Repubblica” giammai! Lì è costume: sempre botta e risposta... Con prova principe sull'unghia dell'attualità: venerdì in prima e dentro sterminato intervento del direttore che (con guida anonima) parte da Bonifacio VIII e persino dal «muro di Babilonia» (storia della Chiesa e Bibbia sono di casa a "Repubblica"): «Il Corvo e Bertone: la guerra medievale all'ombra del Papa». Tutto svelato! Si tratta di un «conflitto permanente con la Cei», anche se i «duellanti dello scontro in atto attorno all'Appartamento papale» sono in realtà «due», «il segretario contro il Segretario», cioè in breve Gaenswein contro Bertone: qui lo scontro, qui la lotta. Boom! Finito? No! Ci mancherebbe che non ci fosse «la replica». Che infatti arriva lunedì, sempre lì, p. 14, leggi che «vicini al Pontefice… si notano di continuo due persone, entrambi citati… nelle carte (ancora anonime, ndr) come i responsabili di questo scandalo». E chi sono? Elementare: Bertone e Gaenswein, «ambedue presi di mira». Il «Segretario» alleato con il «segretario»? Ma come? Il direttore ha appena scritto il contrario! E che vuol dire? Creare confusione, raccontare divisione... A suon di anonimi. E ci mancherebbe che a “Repubblica”, anche una sola volta, avessero fatto mancare la replica, persino a se stessi!È “la mossa” della gran laicità: noblesse oblige…
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