venerdì 16 giugno 2006
Furberie e confusioni. Quanto scandalo "laico" per certe opinioni dell'ex presidente del Senato Pera? Si poteva discutere nel merito - ovvio - ma l'accusa era che, come autorità istituzionale, non doveva prendere posizioni di parte. Ieri sul "Corsera" (p. 13) e altrove Fausto Bertinotti presidente della Camera annuncia che prenderà parte al Gay Pride di Torino. Con lui anche Emma Bonino, ministro in carica. Ora tutto bene! Ci sei o ci fai? Chiesto anche ad Enrico Boselli che Frida Nacinovich intervista soave su "Liberazione" (p. 7) per far lezione al mondo: «In uno Stato laico una cosa sono i reati, ben altra i peccati». Ma chi sostiene serio che tutti i peccati debbano essere automaticamente reati, per legge imposta - ovvio: a gamba tesa - dal solito Vaticano? Qualcuno ci informi. Ieri strano anche che "Il Riformista", per unità dei cattolici e temi etici di principio, nel titolo parli di "Babele cattolica su referendum e bioetica" e nel testo escluda ogni "clima babelico". In complesso però non si capisce che il prossimo referendum non tocca temi di principio religioso o etico, e quindi diversità tra cattolici sono normali e salutari. Confusi anche e poco sani i contorcimenti di "Europa". Ieri, magari per lo spavento di un duro richiamo all'ordine "laico" del "principale" Ds Gavino Angius ("Corsera", p. 10) ha tre pezzi fumogeni. Per Paolo Natale "l'embrione interessa poco ai reali problemi dei cittadini", poi Franco Monaco "silura" la proposta della "cattolica" Binetti e quindi Chiara Geloni annuncia che "affonda l'intergruppo cattolico sulla bioetica"! Linea di partito, "leninista" alla memoria?
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI