La «Messa» per l'Assunta di Victoria compositore mariano per vocazione
domenica 9 agosto 2009
Nel nuovo progetto discografico firmato dal direttore Matthew Martin e dall'ensemble corale dei Lay Clerks of Westminster Cathedral (cd pubblicato da Hyperion e distribuito da Sound and Music), la Missa Gaudeamus di Tomás Luis de Victoria (ca. 1548-1611) viene contestualizzata all'interno delle celebrazioni per la Festa dell'Assunzione della Beata Vergine, "spezzettata" e intervallata da brani strumentali per organo (dovuti alla maestria del sommo Girolamo Frescobaldi) e intonazioni tratte dal Proprium Missae del repertorio gregoriano.
Non si tratta però di una meticolosa ricostruzione di orientamento storico e filologico, ma solo di una "traccia", tanto suggestiva quanto affascinante, per testimoniare di quale pregio e bellezza si caratterizzasse l'apparato musicale per uno degli appuntamenti liturgici più importanti dell'anno nella Roma a cavallo tra XVI e XVII secolo; nella città in cui Victoria è appunto cresciuto artisticamente, sotto l'influenza spirituale di personaggi come san Filippo Neri o sant'Ignazio di Loyola, dove ha ricevuto gli ordini religiosi e ha deciso di vivere isolato dal mondo per scrivere unicamente musica «soli Deo Gloria». Egli componeva per vocazione, intimamente consapevole di essere chiamato a un compito a cui non poteva sottrarsi: «riconoscendo in questo un favore e una grazia di Dio, ho cercato di non essere troppo ingrato verso Colui da cui procedono tutti i beni lasciandomi andare a una pigrizia inerte e vergognosa, e frustrando il Signore delle sue giuste speranze col sotterrare il talento che Egli mi aveva consegnato».
Acquistano così un significato e un valore tutto particolare queste musiche scelte per la festività dell'Assunta e destinate a rinsaldare le fondamenta sopra cui Victoria ha costruito la concezione unitaria della sua musica e della sua vita; capolavori della polifonia tardo-rinascimentale innalzati verso Colei che più volte ha rappresentato il «termine fisso» nelle dediche delle sue opere: «Alla SS. Madre di Dio, Maria sempre Vergine e Madre di misericordia e a tutti i Santi che regnano con Cristo nella beatitudine celeste, al fine di cantarne le lodi nelle feste solenni e di esaltare più soavemente, con inni e cantici spirituali, la devozione del popolo fedele».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: