domenica 6 luglio 2008
Lupus in due parti. Prima su Ingrid Betancourt. La sua sincera manifestazione di fede e di preghiera " addirittura il Rosario! " imbarazza parecchi, e "Liberazione" (4/7, p. 8) mastica doppiamente amaro, censura tutto buttandola in battuta acida: "Ha parlato di Dio, che in Colombia non fa mai male"! Ci casca anche il "Corsera": lei dice "Credo che il Paradiso, il Nirvana, sia qualcosa di simile", e il titolo taglia: "Qualcosa di simile al Nirvana". Seconda: ieri in prima pagina è ancora rissa sulle intercettazioni tra chiacchiere da balera ed eventuali processi illustri dell'imputato premier. Leggi e ti pare sicuro che se passa la legge proposta oggi saltano subito migliaia di processi a delinquenti matricolati, che poi alla lunga andranno di sicuro in prescrizione. Se ne esce? Pare che qualcuno abbia l'uovo di Colombo: non Furio, ma Cristoforo! Ecco: molte democrazie hanno già leggi che salvano le alte funzioni dello Stato finché dura il loro incarico. Perché non fare così anche da noi? Il tema intercettazioni riavrebbe le sue dimensioni reali, tra pubblico e privato, libertà di opinione e di stampa, con le leggi vigenti ed eventualmente riviste per i nuovi aspetti del problema, ma senza interessi ed effetti politici immediati. È proprio impossibile? Così tra l'altro il mondo della politica si libererebbe dalle due vertigini, quella beceramente giustizialista e quella grossolanamente volgare ad uso dei potenti e dei loro conflitti (non solo di interessi) mai sanati. Così in Parlamento, e sui giornali, si potrebbe tornare a parlare dei problemi veri dei cittadini, come in un "Paese normale". Chissà?
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