giovedì 17 novembre 2016
«È morta generosamente così come ha vissuto: donando la vita per gli altri». Con queste parole i colleghi e gli studenti ricordano Nella Nicoloso, insegnante di religione di 45 anni, originaria di Belpasso nella provincia di Catania, morta per la rottura di aneurisma cerebrale il 2 novembre, a poco più di un mese dalla morte della madre. Non era sposata, non era mamma, ma ha generato tanti figli, perché la sua vita è stata un dono per i familiari, per la Chiesa, per la scuola, per gli alunni, gli ultimi quelli di un istituto tecnico industriale.
Sempre gioviale e serena, anche nella morte ha espresso questo suo stile di servizio. «Tutti sapevano della sua volontà di donare gli organi – testimonia la collega Dolores – e non mancava mai di stimolare su questo tema delicato gli alunni e quanti conosceva con varie iniziative». Alle parole ha fatto seguito l'esempio: dopo l'intervento chirurgico e la terapia intensiva, dichiarata la morte cerebrale, la famiglia, rispettando le sue volontà, ha donato i suoi organi che già sono stati trapiantati a diversi pazienti in Italia: il cuore è stato destinato a Padova, i polmoni assegnati a Siena, i reni a Palermo, il fegato a Roma, le cornee affidate alla banca degli occhi di Palermo. Sui social è unanime il ricordo di chi ha fatto anche solo un pezzo di strada con lei, sottolineando spesso nei post che «amava la vita, una vita da non tenere stretta per sé, bensì aperta alle necessità degli altri, che, se muore, porta frutto».
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