mercoledì 12 agosto 2015
«Se trovassero un amico che fuori li accogliesse, non sbaglierebbero di nuovo e non tornerebbero in prigione». Così, a metà Ottocento, affermava San Giovanni Bosco che, a 200 anni dalla sua nascita che verrà festeggiata nei prossimi giorni a Torino con un raduno di migliaia di giovani da tutto il mondo, non smette di continuare la sua azione educativa a favore dei giovani in difficoltà. Infatti, la prima settimana di agosto 50 giovani detenuti nell'Istituto Penale per Minori “Bicocca” di Catania hanno avuto la possibilità di vivere una parte della mattina come in un Grest estivo.I salesiani ed in particolare gli educatori dell'Oratorio dei Popoli, guidati da Salvo Adamo e Mimmi Monaco, hanno reso alcuni ambienti del carcere un oratorio in cui riscoprire per diverse ore la semplicità e la serenità di una gioventù purtroppo già bruciata in parte a causa dei crimini commessi. Per loro sono state pensate attività ludiche, immaginando un viaggio nei diversi continenti, con particolare spazio allo sport ed ai giochi tipici del cortile oratoriano. Non sono mancati i momenti di riflessione e di confronto su argomenti importanti come la speranza, la pace, la felicità, la libertà, la cittadinanza.Nella migliore tradizione salesiana, per concludere l'esperienza, la celebrazione eucaristica, uno spettacolo di karaoke e la premiazione dei tornei. Finito il Grest, “Don Bosco” resta a Bicocca grazie alla cappellania affidata dall'arcivescovo Salvatore Gristina al salesiano Francesco Bontà.
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