martedì 6 agosto 2019
Unisce gli studi della medicina più avanzata con quelli dell'ingegneria meccanica l'occhio “artificiale” realizzato in 3D a partire da cellule umane da un'équipe dell'università della Pennsylvania a Philadelphia (Stati Uniti), guidata da Dan Dongeun Hun: lo studio è appena stato pubblicato online su Nature Medicine. L'“occhio” è stato realizzato a partire da cellule umane della cornea e della congiuntiva: i ricercatori le hanno coltivate in un'interfaccia aria-liquido e poi sviluppate in una piattaforma che ha riprodotto la struttura tridimensionale, esposta a fluidi lacrimali e allo scorrimento di una palpebra artificiale, composta di un idrogel che imita il battito spontaneo delle palpebre. Più che un organo per vedere, lo studio mira a comprendere la funzione di filtro verso l'ambiente esterno mantenendo l'omeostasi. Obiettivo dei ricercatori era infatti riprodurre un modello che permettesse di studiare il disturbo dell'occhio secco, e testare farmaci, anche come alternativa alla sperimentazione animale. Ma, hanno spiegato i ricercatori «sono necessarie ulteriori indagini per dimostrare la capacità di questo sistema di far avanzare la scoperta e i test di futuri farmaci e per incorporare in questi modelli altri tipi e funzioni cellulari, come la vascolarizzazione, le cellule immunitarie e l'innervazione».
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