venerdì 8 dicembre 2017
Una banale lite che a Beirut coinvolge un meccanico cristiano libanese e un operaio palestinese si trasforma in un caso politico nazionale accendendo i riflettori sul conflitto mediorientale, che alle vecchie ferite mai rimarginate aggiunge nuove offese. L'insulto di Ziad Doueiri, vincitore a Venezia per il miglior attore, Kamel El Basha, invoca una riconciliazione nazionale. In un crescendo di tensione, il film restituisce le ragioni e le umiliazioni dei due contendenti, perché entrambe le parti hanno commesso intollerabili atrocità, hanno pagato un prezzo altissimo e sono alle prese ancora oggi con i traumi subiti. Nella speranza che chiedere scusa non sia più segno di debolezza, ma atto di civiltà. (A.DeLu.)
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