L'Inpdap riordina i riscatti
martedì 13 luglio 2004
L'Istituto di previdenza del settore pubblico mette ordine tra le innovazioni intervenute negli ultimi anni nel campo dei riscatti contributivi dei dipendenti statali. Nuove facoltà di computo di periodi o di servizi non coperti da contribuzione si sono, infatti, aggiunte a quelle già ampiamente utilizzate dai lavoratori ministeriali, con un accavallamento di termini e di procedure. Per superare ogni disparità di scadenze o di frammentazione in questa materia, l'ente ha disposto che a partire dall'11 giugno 2004 (data di pubblicazione della circolare n° 38) i dipendenti ministeriali potranno chiedere la valutazione dei periodi o dei servizi riscattabili secondo le diverse leggi in vigore, presentando la domanda durante il periodo di servizio oppure entro novanta giorni dalla data di risoluzione del rapporto di lavoro, indipendentemente dalla causa della sua cessazione. Per i familiari superstiti i novanta giorni decorrono dalla morte dell'iscritto. Tra le nuove forme di riscatto sono compresi i periodi di aspettativa per seguire il coniuge che lavora all'estero, i periodi successivi al 31.12.1996 di interruzione o sospensione del lavoro per legge o per contratto, i periodi intermedi fra due rapporti di lavoro in attività discontinue, stagionali o temporanee, i periodi scoperti in caso di part time verticale, orizzontale o ciclico, il lavoro all'estero in Paesi non legati da convenzioni con l'Italia, il diploma universitario, di laurea, di specializzazione, il dottorato di ricerca, l'astensione facoltativa di maternità collocata al di fuori di un rapporto di lavoro. Infermieri professionali. Dietro front sui contributi degli infermieri professionali che operano presso le Asl, gli ospedali, le residenze per anziani e gli istituti di riabilitazione. Fino al prossimo 31 dicembre le ore aggiuntive oltre il normale impegno di servizio, essendo svolte in regime libero professionale, dovevano essere soggette ai contributi alla Cassa di previdenza degli infermieri (Ipasvi), come stabilito dalle leggi n. 402/2001 e n. 1/2002. Il Ministero del lavoro ha tuttavia riscontrato una «ambiguità» nelle norme in questione e ha dichiarato la competenza dell'Inpdap su tutta la contribuzione aggiuntiva degli infermieri. I versamenti già effettuati all'Ipasvi dovranno essere riversati all'Indpap senza interessi o sanzioni. Accogliendo l'indirizzo ministeriale, l'Indpap aggiunge che, per omogeneità, lo stesso criterio dovrà essere osservato anche per il lavoro straordinario del personale non medico in attività di supporto alla libera professione intramuraria. Posti convitto. L'Inpdap ha bandito un concorso per oltre 4500 posti presso 45 convitti, riservato ai figli e agli orfani degli iscritti e dei pensionati dell'ente. Le domande di ammissione devono essere presentate oppure spedite per raccomandata non oltre il prossimo 15 luglio. Presso tutti i convitti è richiesta una partecipazione alle spese, proporzionata ai redditi familiari.
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