sabato 29 novembre 2014
   Il sorriso di Samantha dallo spazio, frutto di un impegno lungo e grave, conquistato con determinazione e fatica, e il volto sereno e deciso della giovane Malala, ripresasi dopo la violenza subìta, ci danno il coraggio di vedere con maggiore speranza anche il futuro del mondo femminile. Tutto questo è poco a confronto delle continue notizie di violenze subite dalle donne di ogni Paese per la prepotenza di uomini con i quali si sono condivisi giorni ed anni. Il rispetto dovrebbe essere uno dei punti essenziali per chi ha deciso un giorno di condividere un futuro comune.La preparazione al matrimonio, sia religioso che laico, era una volta inteso come una parola data per la vita. Oggi si preferisce cercare la compagna o il compagno per vivere assieme un tempo non determinato da giuramenti o promesse. A volte lo si fa per paura, per incertezza, per lasciarsi una via di fuga, per timore di un impegno che potrebbe sovvertire la vita. Incerti sono gli anni in cui viviamo e senza sicurezza anche le decisioni, dove la mancanza di coraggio cancella la bellezza di un futuro che chiede maggiore adattabilità, inventiva, forza interiore. Manca la fede in una umanità che ha attraversato tempi durissimi, oscuri di scoperte, poveri di conoscenza, ma che ai nostri giorni ha saputo raggiungere nelle scienze, nella medicina, nella meccanica, cime sconosciute solo al tempo dei nostri nonni.Anche la povertà di fantasia gioca in negativo sulle nostre decisioni, che troppo spesso sono determinate dalla stanchezza di ricerca, da uno studio non concluso al massimo dei voti, dall’attesa di un futuro che si credeva facile, dall’incapacità di coerenza o di sacrificio. Quando racconto, nelle conversazioni che tengo nelle scuole, che mentre mio padre era presidente del Consiglio avevo solo due paia di scarpe, che il viaggio più lungo della mia famiglia erano quei chilometri tra Roma e la nostra casa di montagna ed ero felice di tutto questo, lo faccio per far loro comprendere che quando c’è poco attorno a noi, si può condividere quel poco. Dividere si, ma non adagiarsi, non perdere il proprio tempo. Cercare senza fermarsi mai, dare coraggio a chi lo ha perduto, affrontare la fatica con serenità.Anche Samantha al disopra delle nuvole lavora per tutti noi. Un poco per giorno, un piccolo passo alla volta e una grande fede in questa umanità che ha sempre cercato nel passato le ragioni del futuro.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: