domenica 26 febbraio 2017
Adesso arrivano anche le pistolettate, fortunatamente andate a vuoto, contro la più antica pasticceria del dimenticato rione Sanità a Napoli. Ma accanto a quest'anima nera di questo quartiere che s'inerpica verso la piazza dei Miracoli dalla centralissima via Forìa, ve n'è una angelica, di elevato tenore culturale, che fa di tutto per sottrarre ragazzi e ragazze alle pressioni della malavita e per avviarli ad un'esistenza rivolta alla solidarietà e al progresso della società.
Il braccio di ferro fra camorra e cultura cominciò nella seconda metà dell'Ottocento. Nel 1871 vennero istituiti, proprio in piazza Miracoli, gli Educandati femminili, fra le possenti mura del seicentesco monastero. E da allora fede e progresso scientifico o umanistico formano per l'avvenire d'Italia le coscienze dei bambini e degli adolescenti del cuore antico di Napoli. Ogni tipologìa di scuola vi è rappresentata: dalla materna, all'elementare, alle medie inferiori, raggruppate sotto la denominazione di “Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II”, ed anche il liceo scientifico e linguistico statale “Cuoco-Campanella” diretto dalla coraggiosa preside Adele Barile. Proprio alunni ed insegnanti di quest'ultimo istituto, che peraltro forma un “insula” felice con i bimbi delle elementari nel caos cittadino, accolgono continuamente visitatori. Crediamo fermamente che anche il lavoro quotidiano, silenzioso, tenace di capi d'istituto, insegnanti e ragazzi del purtroppo malfamato rione Sanità debba ricevere una sacrosanta “pubblicità”.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI