L'idea Ismea: aiuti solo per chi si assicura
domenica 2 febbraio 2020
Subordinare la concessione degli aiuti in agricoltura alla stipula di una "assicurazione pubblica obbligatoria contro i rischi catastrofali" come quelli rappresentati da gelo, siccità e alluvioni. L'ipotesi è contenuta in una recente indagine condotta dall'Ismea (l'agenzia che si occupa di fornire servizi per i mercati agricoli). La ricerca contiene una analisi della situazione delle assicurazioni dedicate ai campi: un particolare aspetto dell'attività agricola, poco conosciuto ai non addetti ai lavori ma che, spesso letteralmente, può salvare le imprese sottoposte alle bizze del clima. L'importanza dell'argomento è subito chiara se si guarda alle cronache di questi ultimi mesi. L'Italia, ha calcolato Coldiretti, ha registrato un aumento record del +156% di tornado, tempeste di pioggia, grandine, ondate di gelo e di calore negli ultimi cinque anni, peggio che in altri grandi paesi come Spagna, Francia e Germania. Principalmente a causa del clima, nel 2019 la produzione agricola si sarebbe ridotta dell'1,3% secondo l'Istat; stando ai coltivatori il taglio sarebbe stato del 2,4% per i vegetali con punte del -12% per il vino particolarmente sensibile alle condizioni meteo. Detto in termini monetari, tutto questo significa per l'agricoltura una perdita di oltre 14 miliardi di euro in dieci anni (tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali).
Il ruolo delle polizze assicurative agricole (specializzate oppure multirischio che dir si voglia), appare quindi sempre più importante. Ed è proprio sulla riforma di questo strumento (sostenuto anche da interventi finanziari pubblici fino al 70% del premio), che ci si sta interrogando da tempo ragionando sempre di più in termini di gestione del rischio globale. Un orizzonte importante verso il quale, appunto, si potrebbe andare con maggiore celerità proprio sulla base della riforma della Politica agricola comune (Pac). Difficile dire adesso attraverso quali percorsi tecnici, ma è da tenere in conto l'ipotesi di destinare una quota dei pagamenti Pac a una copertura obbligatoria contro gli eventi catastrofali a favore di tutte le aziende agricole. Così come lo è quella, presentata recentemente dal governo italiano al Consiglio agricolo dell'Ue, di creare una rete di sicurezza con un Fondo di Mutualità Nazionale contro i rischi catastrofali a tutela di tutte le aziende agricole.
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