mercoledì 25 settembre 2019
A Troia, cittadina medievale abbarbicata sulle colline dei Monti della Daunia, hanno intrapreso la via pulchritudinis evocata da papa Francesco nella Evangelii gaudium. Un percorso spirituale e culturale alla riscoperta del ruolo evangelizzatore dell'arte. Il punto di riferimento è il Museo del tesoro allestito nei settecenteschi locali dell'ex seminario vescovile accanto alla Cattedrale. Come sottolinea don Leonardo Catalano, responsabile e tesoriere del museo, «gli affascinanti e antichi capolavori di arte sacra sono l'espressione autentica della ricchezza artistica che nei secoli gli uomini hanno generato, alimentato e contemplato per conoscere e celebrare il mistero dell'amore di Dio». Il bello come strumento di conoscenza e di salvezza che abbraccia l'umanità. Così la mostra dedicata allo scultore troiano Pino De Gennaro è una ulteriore forte testimonianza per riflettere sulla presenza di Dio nella vita di ogni uomo. Il museo diventa "diffuso" per espandersi nell'intera città e rendere partecipi anche i visitatori attraverso sentieri di pace dove ogni cultura concorre a creare, pur nella diversità, un nuovo mondo condiviso. Accanto al patrimonio del passato, tra cui i rarissimi tre Exultet risalenti all'XI e XIII secolo, è possibile ammirare opere moderne caratterizzate da segni di tutte le differenti scritture del pianeta.
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