mercoledì 5 giugno 2019
«Poco prima che il vescovo lanciasse l'anello in mare, ho sussurrato all'orecchio della mia fidanzata: "Ti vado a prendere l'anello di matrimonio". E così è stato. Siamo entrambi contentissimi da non stare più nella pelle». Andrea Scozzoli, 40enne commerciante di attrezzature alberghiere di Cervia, racconta così la sua impresa di domenica scorsa, quando ha ripescato fra una sessantina di bagnini della cittadina adriatica il tradizionale anello dello "Sposalizio del mare", lanciato nelle acque dell'Adriatico dall'arcivescovo di Ravenna-Cervia, Lorenzo Ghizzoni, secondo un'antichissima tradizione risalente al 1445, quando il vescovo di Cervia, Pietro Barbo (poi papa Paolo II), si salvò col suo equipaggio in mare da una tempesta, invocando l'aiuto del Signore e lanciando in acqua l'anello episcopale. Il ripescaggio dell'anello è di buon auspicio per i pescatori e gli operatori turistici della Riviera adriatica (l'anno scorso non fu ritrovato). «Ma per me e per la mia fidanzata Franca Iannaccone – racconta Andrea – è di buonissimo auspicio per la vita». Infatti, il 21 giugno Andrea compirà 40 anni e il 22 Andrea e Franca si sposeranno alle 16.30 nella chiesa Stella Maris di Milano Marittima, proprio con l'anello ripescato in mare e benedetto dall'arcivescovo prima di lanciarlo.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI