L'amore che annienta ogni forma di violenza
sabato 26 dicembre 2020

Quando il mondo si scaglia contro chi è testimone del messaggio d’amore più grande della storia, quello di Cristo, incarnato, morto e risorto, il sangue versato diventa sempre un segno di speranza per l’intera umanità, perché la violenza e la prepotenza spariscono davanti alla sapienza e alla profondità dello Spirito. E fu proprio la saggezza di santo Stefano a provocare la reazione scomposta e rabbiosa dei “potenti” del suo tempo, che inventarono false accuse per poterlo lapidare e ridurre al silenzio. Eppure l’unica reazione del primo martire della Chiesa fu il perdono dei propri assassini e la fiducia nel Dio che si è fatto compagno degli uomini per condividere con essi la vita, la morte e il cammino verso la vita eterna. Sapremo noi, come santo Stefano, resistere alla violenza del mondo e continuare ad annunciare la luce del Risorto anche quando attorno a noi pare esserci solo buio?

Altri santi. Beate Agnese Phila, Lucia Khambang e 4 compagne, protomartiri della Tailandia (m. 1940); beato Secondo Pollo Sacerdote e martire (1098-1941).

Letture. At 6,8-12;7,54-60; Sal 30; Mt 10,17-22.

Ambrosiano. At 6,8-7,2a;7,51-8,4; Sal 30; 2Tm 3,16-4,8; Mt 17,24-27 (Gv 15,18-22).

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