sabato 7 marzo 2020
Kone Toumany, ha ventun'anni e proviene dal Mali. Vive a Spinoso, in provincia di Potenza, dove non ha avuto difficoltà a integrarsi. Il calcio è la sua principale passione, tant'è che da due anni veste la maglia numero nove della squadra locale che milita nel campionato di seconda categoria. Nella partita d'andata contro la Nuova San Mauro di Matera, l'attaccante maliano fu vittima di vigliacchi cori razzisti da parte dei tifosi di casa del club materano. Per far sentire la solidarietà al giovane e manifestare contro il razzismo anche sui campi da gioco, domani, domenica 8 marzo, in occasione del "ritorno" tra Pro Loco Spinoso-Nuova San Mauro, la dirigenza di casa ha promosso "Diamo un calcio al razzismo: siamo tutti con Kone". «Un'iniziativa che – spiega la presidente del club, Rosa Tortora – deve essere un momento per condannare tutte le forme discriminazione e ribadire che il calcio unisce e non divide». Neppure l'impossibilità di assistere nei modi consueti alla partita a causa dell'emergenza coronavirus fermerà questa mobilitazione civile e morale. «Mi sento onorato – ha detto Kone – che a questa iniziativa si associ il mio nome e venga condannato l'episodio di cui sono stato vittima. È un motivo in più per non sentirmi straniero a Spinoso».
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