“Kemioamiche” è servizio pubblico
martedì 7 febbraio 2017
«Un modo diverso di fare tv è possibile», dice Paolo Ruffini. E ha ragione da vendere il direttore di Tv2000 nell'annunciare Kemioamiche, il “piccolo gioiello” della sua emittente, condiviso per la prima puntata con Real Time, sabato scorso alle 22.10, giornata mondiale contro il cancro. Ma bene ha fatto Tv2000 a portarlo di fatto in prima serata con uno speciale in diretta di Il mio medico condotto da Monica Di Loreto. Kemioamiche è un esempio nitido di servizio pubblico realizzato da privati. La Rai avrebbe in questo senso non poco da imparare dal canale 28 del digitale terrestre. Altro che fare i “moderni” con Pizzofalcone accusando gli altri di “medioevo”! Ma torniamo a Tv2000 che da stasera, il martedì, propone in esclusiva le altre cinque puntate di questo particolare e bellissimo docu-reality (Real Time le manderà in onda da marzo). Protagoniste sono nove donne alle prese con il tumore al seno. Storie di mogli e madri che lottano e soffrono perché vogliono vincere. Non tanto per se stesse, quanto per i loro cari. «Quando mi hanno diagnosticato il cancro – racconta una di loro – il problema non ero io: il problema erano i miei figli, soprattutto il mio più piccolo, che è disabile». Anche l'autrice, Chiara Salvo, è una di loro. Ha pensato il programma nei giorni in cui era in cura al Policlinico Gemelli con il professor Riccardo Masetti e la dottoressa Ida Paris. Ha così messo insieme donne che ogni tre settimane si ritrovavano per la terapia, donne che non solo hanno vissuto, lavorato, fatto le madri e le mogli durante la chemio, ma hanno avuto anche il coraggio di raccontarsi e farsi riprendere mentre perdevano i capelli (uno dei momenti più traumatici), mentre subivano l'asportazione dei seni (altro momento drammatico in cui una donna perde uno degli elementi della propria femminilità: dalla maternità alla sessualità), mentre piangevano e mentre risorgevano. Momenti di grande sofferenza trasformati in speranza, anche attraverso la musica. Un gran bel programma, insomma, vero e commovente, che finisce persino per riabilitare un genere televisivo abusato e spesso squalificato come il docu-reality. Bravi tutte e tutti, dalle protagoniste all'autrice, con Sabrina Bacalini, Isacco Donato, Francesca Fabbri, la voce narrante di Maria Grazia Cucinotta e la regia di Giuliano Capozzi.
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