Contemplazione operativa e carità radicata nell'anima
giovedì 4 aprile 2019
Come si deve amare Dio con la contemplazione, così si deve amare il prossimo con l'azione: in equilibrio tra queste due dimensioni, come ricordava Benedetto XVI nel 2008, visse la propria esistenza sant'Isidoro di Siviglia, considerato l'ultimo dei Padri cristiani dell'antichità. Nato attorno al 560, nel 599 Isidoro fu chiamato a succedere al fratello Leandro nella guida della comunità di Siviglia. Le sue opere, in particolare le "Etimologie", divennero testi fondamentali per gli studiosi lungo tutto il Medioevo. Secondo Ratzinger, Isidoro visse un'intensa dialettica interiore tra «desiderio di solitudine ed esigenze della carità verso i fratelli». Ma questo vescovo santo spese molte energie a rileggere l'eredità degli antichi alla luce della fede cristiana. Amico di papa Gregorio Magno, presiedette il Concilio di Toledo del 633 e morì nel 636.
Altri santi. San Platone, abate (VIII-IX sec.); san Benedetto il Moro, religioso (1526-1589).
Letture. Es 32,7-14; Sal 105; Gv 5,31-47.
Ambrosiano. Gen 29,31-30, 2. 22-23; Sal 118,113-120; Pr 25,1.21-22; Mt 7,21-29.
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